mercoledì 30 giugno 2010

צדק

Un altro brano di Erez Lev Ari.

martedì 29 giugno 2010

Abigayl Rose

lunedì 28 giugno 2010

Ygal Boshen

domenica 27 giugno 2010

cancella

Keren Palas

sabato 26 giugno 2010

Taani Ester

venerdì 25 giugno 2010

מחשבות

Un brano di Amir Benayoun, in coppia con Yehuda Massas. E Shabbat shalom.

giovedì 24 giugno 2010

Statik Dancin

Ed e' sbucato un altro brano dei Minimal Compact.

mercoledì 23 giugno 2010

Lukatch

martedì 22 giugno 2010

Tomer ben Efraim

Un vecchio brano dedicato alle elezioni.

lunedì 21 giugno 2010

Ram Orion

domenica 20 giugno 2010

גורל חתום

Koby Oz prova il rap, intorno a un sefarditissimo gioco.

sabato 19 giugno 2010

כל הנשים יפות

Questa canzone di Shlomi Saranga e' in giro da diversi mesi, e dopo Mono e' stato un suo grande successo. Il video era introvabile - o meglio, lo si trova su You Tube, ma non e' possibile copincollarlo, finche' qualche anima buona ha rimediato, passando attraverso un remix. Perche' e' cosi' difficile? Perche' questo clip non e' gradevole e accomodante. Shlomi Saranga canta che "tutte le donne sono belle" (questo e' il significato del titolo) e cerca di convincere una adolescente, che attraversa -come tutti sappiamo- un periodo difficile quanto a relazione con il proprio corpo. Infatti aggiunge: "di notte, forse, ma di giorno purtroppo qualcuna lo sembra di piu'". Io trovo che Shlomi riesca a trasmettere il messaggio, e che il video non sia affatto morboso, qualcuno sara' di una opinione diversa, e buona riflessione a tutti.

venerdì 18 giugno 2010

Shani Itzar

giovedì 17 giugno 2010

Taba Tumba

Il video del nuovo singolo di Shlomi Saranga, che e' gia' il tormentone dell'estate.

mercoledì 16 giugno 2010

לומר לך ש...

Puntuale, con l'estate, arriva il nuovo brano di Shlomi Shabat.

martedì 15 giugno 2010

Roy Mala

lunedì 14 giugno 2010

תן

Nuovo brano di Roni Dalumi.

domenica 13 giugno 2010

בלילות

Conoscete gia' Koby Peretz?

sabato 12 giugno 2010

בסוף היום

Finalmente il video.

venerdì 11 giugno 2010

chiribim, chiribom

Zion Golan, star della musica mizrahi, in un fuori programma yddish, che da qualche giorno e' la delizia un po' di tutti.

giovedì 10 giugno 2010

אין כמו בבית

Un altro singolo di Moshe Peretz.

mercoledì 9 giugno 2010

מלך

Nuovo singolo di Margalit Tzanani.

martedì 8 giugno 2010

Lia Atar

lunedì 7 giugno 2010

Shira Lev

domenica 6 giugno 2010

לה לה

Un Harel Moyal, ne' arrabbiato, ne' intimista.

venerdì 4 giugno 2010

Amir Adam

giovedì 3 giugno 2010

אני מאמין

Voila', un altro singolo degli Hadag Nahash.

mercoledì 2 giugno 2010

אין מקום אחר

E dopo un paio di giornate cosi', ecco i Mashina. Non c'e' altro posto. E chi ha orecchie per intendere, canti.

martedì 1 giugno 2010

Oggi niente musica, vi leggete le mie riflessioni a seguito di un dibattito sul blog di quell'altro espatriato la'  perche' ieri e' stata una giornata terribile. 

Il sionismo e' l'unico -ismo del Novecento che ha ottenuto un risultato che ancora adesso sta in piedi. Gia' questo causa invidia e risentimento nei fedeli, o ex fedeli, di qualcuno degli altri -ismi, che si proponevano di rigenerare gli esseri umani, dal punto di vista della razza o della classe. Israele ha creato l'ebreo nuovo, non piu' chiuso nel ghetto, non piu' umiliato dalla condizione di "ospite" e non cittadino, come dovunque era.
Non solo (spero che non si offendano i lettori che hanno parenti nei kibbutz). Il sionismo che e' al governo in Israele, dal 1977 in poi, e' il sionismo nazionalista. Gente che ha messo le bombe per cacciare gli inglesi - e ci e' riuscita. E poi ha firmato accordi di pace tra i piu' duraturi di tutta la regione, e che stanno in piedi ancora. Immaginarsi l'invidia feroce che questo suscita tra i post-sessantottardi, coetanei e spesso compagni di quelli che il terrorismo lo hanno provato, senza ottenere una fava di nulla. Qualcuno di loro si sentiva persino parte di una lotta anticoloniale ed antimperialista.
Perche', quindi, nella sinistra italiana c'e' odio contro Israele? Per invidia. Perche' Israele ha un potere che loro non riescono ad avere, quello di cambiare la storia. E quindi via con la ricerca del segreto di questo potere, e voila' ecco che ti salta fuori l'immaginario antisemita covato per generazioni, piu' o meno dai tempi di Albertario e del cattolicesimo sociale antiunitario. E sbroc sbroc la lobby ebraica, l'usurocrazia, la satanica alleanza tra i protestanti e gli ebrei - questo, e non altro, erano tutte le litanie contro i neocon che ci hanno smarronato nell'era Bush, con il Project for American Century che sembrava essere l'equivalente dei Protocolli dei Savi di Sio. 
Ci sono persone come Furio Colombo e  Lele Fiano, che fanno un lavoro degnissimo, quando cercano di convincere la sinistra italiana, o quel che ne rimane, che l'acqua bolle a cento gradi e ghiaccia a zero gradi e che il sionismo e' un movimento di sinistra. Ottengono anche importanti risultati, vedi la faccenda del fallito boicottaggio Coop. Ma il problema non e' politico, e' psicologico.
O forse psicoanalitico. All'epoca di Berlinguer c'era chi viveva il compromesso storico come il mitico abbraccio tra le masse cattoliche e comuniste - e per solito aveva il babbo comunista e la mamma cattolica. Senza scomodare Gaber: tra gli italiani, anche qua all'estero, il cattolicesimo e' roba da donne, ci sono piu' donne che si confessano che uomini. Adesso c'e' chi sogna l'abbraccio tra l'Islam (le cui donne sono riconoscibili e inaccessibili, come la mamma) e le masse di diseredati occidentali - il proletariato, o quel che ne resta. Un connubio impossibile, perche' certo il proletariato europeo non scende in piazza per il diritto delle donne islamiche a portare il burka -e ci mancherebbe. Ma si illudono di creare una unita' in nome del comune nemico. 
Il quale e', rullo di tamburi: Israele e il sionismo - nella versione caricaturale e grottesca che mette assieme terzomondisti, i perdenti della guerra fredda, i reduci dello stalinismo, e la propaganda islamista. Criminale assassino e sanguinario a prescindere, come sempre e' colui che ti sveglia dai sogni e ti riporta alla triste miseria della tua esistenza quotidiana. Ma sai che posto di sogno sarebbe il mondo, se solo si riuscisse a sconfiggerlo, questo babau cattivo ed ipocrita, che controlla i media (quel che vedi) e la finanza (quel che mangi).

סתם

Questo brano dei Tipex non mi esce dall'orecchio.